Si tratta di strumenti partecipativi che utilizzano il voto popolare per attestare statisticamente dati rilevanti per i cittadini. Uno di questi è il referendum già utilizzato dal Comitato 100 Associazioni per promuovere la fusione tra i Comuni di Corigliano Calabro e Rossano[1].
Il sondaggio deliberativoè, invece, uno strumento più snello rispetto al referendum poiché consente con minori oneri e più velocemente la consultazione di un campione di cittadini in merito ad una delibera di governo: ideato nel 1988 da James S. Fishkin viene applicato molto nei paesi anglosassoni per coinvolgere i cittadini nel dibattito politico-amministrativo, stimolandoli a formarsi un’idea a sostegno della decisione finale. Come funziona?[2]
I cittadini si riuniscono in assemblea per discutere tra loro e informarsi, qui si formano un’idea, cambiano posizioni ideologiche preconcette e spostano le proprie posizioni di opinione iniziali attraverso il confronto reciproco e l’interpello di politici. Dopo un primo sondaggio si invita un sotto-campione a partecipare ad un evento, in cui si può discutere in gruppi e fare domande ad esperti. Dopodiché si sottopone nuovamente al sondaggio, il campione che ha partecipato all’evento. L’ultimo sondaggio fornisce un orientamento ai decisori, più maturo e responsabile, e viene divulgato attraverso i media con funzioni di sostegno alla eventuale decisione.
Si inseriscono nell’ambito quantitativo anche gli strumenti di ricerca scientifica partecipativautili per valutare la sostenibilità degli atti deliberatori e delle iniziative popolari:
- Analisi costi benefici;
- Stima di impatto sociale;
- Valutazione del ciclo di vita.
Il primo strumento “Analisi costi benefici” effettua la stima di un’opera pubblica circa la sua effettiva remuneratività per l’Ente e i cittadini. La storia della Pubblica Amministrazione è piena di opere realizzate parzialmente, sotto o sopra dimensionate con danni per l’erario e limitazioni di servizi ai cittadini. Nella nuova città di Corigliano Rossano sarebbe utile quantificare lo stato attuale delle opere pubbliche di prima necessità mancanti o insufficienticome è noto, ad esempio, per la rete idrica e fognaria di entrambi i Comuni.
Per quanto riguarda, invece, i nuovi investimenti il modello Smart Cityoffre l’opportunità di progettare un nuovo agglomerato che recuperi e riqualifichi il tessuto urbano già esistente, crei una rete intelligente per i cittadini e le attività produttive, produca una nuova progettualità socio-economica capace di generare sviluppo e benessere[3].
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La “Stima di impatto sociale” è uno strumento di indagine e di pianificazione molto recente trattato in bibliografia nel 1995[4]e nel 2004[5]. Vengono interpellati i cittadini al fine di conoscere i benefici che essi associano ad una ipotesi di delibera o proposta progettuale. L’obiettivo è quello di creare una metrica efficace da utilizzare per valutare l’efficacia degli investimenti, sia pubblici che privati, la loro rilevanza ed impatto sui cittadini. Ultimamente lo SROI[6]è stato uno dei parametri innovativi (ndr. facoltativi) richiesti da Futur-e per la riqualificazione della Centrale Enel di Rossano. Questo strumento, utilizzato su larga scala in tutto il mondo, è utile sia per la pianificazione strategicache per la comunicazione dell’impatto sociale generato, che a sua volta può attrarre degli investimenti. Inoltre, lo SROI può essere utilizzato anche dagli investitori stessi per comparare diverse possibilità di investimento e favorire il processo decisionale. Lo strumento fornisce un’analisi dettagliata di come il valore viene creato ed è in grado di quantificare da un punto di vista economico il valore sociale generato[7]. Questo metodo, correttamente applicato[8], è utile per coinvolgere gli investitori e per effettuare investimenti pubblico-privati di alta efficacia per lo sviluppo socio-economico dei territori e della loro economia reale.
Le dimensioni della misurazione dell’impatto di un progetto o deliberasono le seguenti:
- Sostenibilità economica
- Promozione di imprenditorialità
- Democrazia e inclusività della governance
- Partecipazione dei lavoratori e dei cittadini
- Resilienza occupazionale[9]
- Relazioni con la comunità e il territorio
- Conseguenze sulle politiche pubbliche.
Nell’attuale contesto socio-economico dell’area urbana Corigliano Rossano occorre fronteggiare la grave crisi economica di imprese e famiglie; ridurre lo spopolamento – soprattutto da parte delle giovani generazioni –, risolvere una volta per tutte, attraverso una efficace pianificazione, le problematiche legate al mancato sviluppo del territorio.
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Il terzo strumento “Valutazione del ciclo di vita”[10] è un’analisi stimata degli input e degli output di un processo produttivo di beni e servizi. Nel settore della Pubblica Amministrazione questa tipologia di scoringpuò essere utile per capire quando bisogna investire rispetto a infrastrutture, beni e servizi riservati ai cittadini. Molto spesso, infatti, le Pubbliche Amministrazioni non effettuano un’analisi adeguata sul proprio patrimonio immobiliare, sui “beni comuni”, sulle necessità per favorire un maggiore sviluppo delle attività produttive e la valorizzazione delle risorse territoriali.
(Giuseppe F. Zangaro, Università della Calabria)
NOTE
[1]La scheda recava il seguente quesito: «Volete l’istituzione di un nuovo comune, denominato Corigliano-Rossano, mediante fusione degli attuali comuni di Corigliano Calabro e Rossano?»
[2]Riferimenti su http://cdd.stanford.edu/polls/
[3]Al riguardo si vedano i parametri in uso per classificare le città sostenibili (cfr. Legambiente e Arcadis “Sustainable Cities Index).
[4]BurdgeR. J., A conceptual approach to Social Impact Assessment, Middletown 1995.
[5]BurdgeR. J., A Community Guide to Social Impact Assessment, Middletown 2004.
[6]Il Social Return Of Investment è un procedimento strutturato con il fine di comprendere, determinare e gestire il valore degli obiettivi sociali, economici e ambientali generati da un’attività o un’organizzazione.
[7]Cfr. Changemakers for Expo Milan 2015, calcolo dello SROI: (a) Calcolo del valore attualizzato dei flussi di benefici (e costi) futuri • Total Present Value = Value of impact in year 1/(1+r) + … +… Value of impact in year n/(1+r)n • Calcolo degli input = somma di tutti gli input e investimenti • SROI = total present value/total inputs. Se lo SROI è pari a 3:1 il valore sociale creato è pari a 3 euro per ogni euro investito.
[8]Cfr. Zamagni S., Venturi P., Rago S.,rivista “Impresa Sociale”, n. 9 settembre 2017 (ISSN 2282-1694): «(…) 7 sono i principi alla base di una corretta applicazione del metodo: 1. Coinvolgimento degli stakeholder; 2. Misurazione dei cambiamenti previsti e imprevisti sia positivi che negativi; 3. Valutare ciò che conta con gli strumenti opportuni; 4. Usare solo ciò che è materiale (rilevante); 5. Non sovrastimare gli outcome; 6. Essere trasparenti nella misurazione; 7. Verificare il risultato includendo anche terze parti».
[9]Con questa espressione si intende la capacità da parte dell’individuo e della società di reagire ad eventi di decadenza occupazionale dovuti a crisi economiche o depressive in genere.
[10]Uno dei primi studi sul ciclo di vita ha riguardato il prodotto Coca Cola nel 1969. Nel corso degli anni il metodo è stato esteso anche ai beni e servizi della Pubblica Amministrazione e ad infrastrutture private di forte rilevanza per il territorio e la società.