La visione che si trova alla base del concetto odierno di Città Intelligente (Smart City) affonda le sue radici in epoche ben precedenti, dall’utopia della Polis di Platone fino all’opera di pianificazione e progettazione che ha portato governatori locali, urbanisti, architetti e artisti a dar vita alle Città Ideali del Rinascimento Italiano. Queste città nacquero sotto la stessa spinta e motivazioni che le Città Intelligenti perseguono oggi: rivoluzionare l’urbanistica e l’architettura contemporanee, ripensando l’organizzazione della città, coniugando esigenze e aspirazioni funzionali, estetiche, civiche e comunitarie per rispondere alle esigenze sempre più complesse degli insediamenti urbani.

I Comuni piccoli e medi svolgono ancora nella realtà calabrese una funzione insostituibile che è quella di assicurare servizi di prossimità. Il rischio, ad oggi, è quello dello spopolamento e dell’abbandono. La scommessa per il futuro deve essere quella di andare oltre l’associazione nei servizi, che costituisce comunque un aspetto importante di efficientamento. Le aggregazioni devono avere una finalità più alta: essere parte attiva e garante di uno sviluppo intelligente, sostenibile ed e inclusivo.

Manca, però, una strategia complessiva, un disegno unitario che consenta al pubblico ed al privato di realizzare partenariato produttivo e strategico. Ci sono, perciò, le premesse per costruire Smart City che si estendano fino a diventare Smart Land. Se parliamo di sviluppo sostenibile dobbiamo anche essere in grado di immaginarlo, di programmarlo, di pianificarlo in quei Territori in cui si applicano i principi smart della collaborazione in rete fra pubblica amministrazione, imprese e cittadini, con il supporto delle tecnologie digitali, green e inclusive. Le funzioni di pianificazione strutturale devono essere gestite a livello di aggregazione di Comuni, concentrando lo sviluppo delle attività produttive, evitando di impegnare aree industriali in ogni perimetro municipale.

Smart Land significa letteralmente territorio intelligente nel quale con una particolare attenzione alla coesione sociale, alla creatività, alla conoscenza, alla libertà di movimento, all’utilizzo sapiente delle risorse territoriali, all’accessibilità e con l’ausilio di politiche condivise e diffuse che si occupino fra le altre cose anche di natura, storia, architettura e di un adeguato piano urbanistico, si aumentano la competitività e la bellezza allo scopo di trasformare un territorio da ordinario ad attrattivo.

Smart Land è un luogo in cui le diverse identità territoriali riguardanti ambiente, artigianato, cultura, economia, architettura paesaggistica e produttività sono in grado di esprimersi al meglio perché valorizzate da un’offerta di tematiche, mappature e percorsi avanzati che promuovono e valorizzano sotto tutti i punti di vista il suo valore.

Smart Land è un luogo dove la partecipazione attiva della cittadinanza è basilare per la realizzazione e la condivisione di progetti di sviluppo, attraverso una nuova forma di interazione e integrazione, inclusiva, partecipativa e democratica tra risorse locali di qualunque genere (movimenti associazioni o portatori di interessi) e gli amministratori tramite l’edificazione di una rete creata dalle reti diffuse, in cui le comunità e i diversi portatori di interesse, possono svolgere un ruolo attivo con la realizzazione di processi, programmi e progetti nei quali il cardine è la condivisione del sapere, sapere che le imprese possono adottare per aumentare la propria abilità di creare occupazione a livello locale ed essere sempre più competitive.

In una Smart Land gli spostamenti sono facili e agevoli, il trasporto pubblico cresce nella qualità dei servizi, si utilizzano mezzi a basso impatto ambientale e vengono realizzati e facilitati i percorsi della mobilità alternativa al trasporto privato, vengono anche realizzati sistemi di traffic calming nei centri storici delle città, dei borghi e dei nuclei abitati, nei quali le nuove infrastrutture sono in grado di promuovere una migliore accessibilità dei cittadini tra le aree limitrofe e le reti extraurbane. Il tema dell’economia di un territorio che è Smart Land si palesa soprattutto attraverso sistemi di interazione fra cittadini e imprese, questo dà vita ad un meccanismo di apprendimento continuo e di forte interazione tra sistema della formazione e dell’imprenditorialità, con particolare attenzione allo sviluppo della creatività, del sostegno alla formazione di start up, facilitando la creazione di laboratori di idee.

La grande attenzione all’aspetto del paesaggio non è solo una questione di estetica, ma coinvolge anche i processi che migliorano e valorizzano il territorio Smart Land: parliamo di gestione dei rifiuti, bonifica delle aree dismesse, riduzione degli inquinanti in atmosfera, riduzione del traffico privato e di riqualificazione sia urbana che territoriale prendendo esempio da modelli già esistenti in cui la vita di quei luoghi può definirsi di ottima qualità. Infine, possiamo definire Smart Land quel territorio in cui oltre a tutto quanto detto sopra, la cultura del luogo e i saperi tramandati, assumono un valore significativo e centrale nello sviluppo del territorio.

“Un territorio, una città, possono definirsi intelligenti (Smartcity & Smartland) se sono tecnologici e interconnessi, puliti, attrattivi culturalmente e turisticamente, rassicuranti, protetti, efficienti, aperti, collaborativi, creativi, digitali e green.”